lunedì 7 aprile 2014

MOVIMENTI SCACCHIERA

Senza schegge..



Tutto parte dalla terra..




e poi le schegge si alzano, sia abbassano, si inclinano..







domenica 6 aprile 2014

Approfondiamo su..ZAHA HADID

Biografia: Nasce a Baghdad (Iraq) da famiglia benestante. Si laurea in matematica alla American University di Beirut, per poi trasferirsi a Londra per studiare alla Architectural Association, dove incontra Rem Koolhaas, Elia Zenghelis e Bernard Tschumi. Successivamente lavora con Koolhaas e Zenghelis presso l' Office for Metropolitan Architecture (OMA) a Rotterdam, e ne diventa socia nel 1977: qui incontra anche Peter Rice, ingegnere che crede in lei e la aiuta nella sua fase iniziale. Dopo un periodo di insegnamento ad Harvard, nel 1980 fonda il suo studio a Londra

E' vincitrice di molte competizioni internazionali:nel 2004 è diventata la prima donna a vincere il Premio Pritzker di architettura. 

Differenze tra contemporanei: 


Peter Eisenman: Il suo concetto è il Palinsesto, ovvero lavora attraverso un tracciato, dei reticoli o griglie stratificate e complesse. Lui vuole " disseppellire le storie dei luoghi scoprendo geometrie abbandonate, perdute o soltanto immaginate" (Architettura e modernità, Antonino Saggio).


Frank Gehry: L' idea di paesaggio è quella che lui chiama Cheapscape, ovvero l'architetto è interessato alla componente materiale della quotidianeità, verso un' architettura costruzione. Quest' ultima è da intendersi  come un montaggio libero di pezzi trovati. Il suo tono non è assolutamente aulico, ma un "far scoppiare i significati  dell' esistente senza annullarli ne esaltarli" (Architettura e modernità, Antonino Saggio). Lui cerca negli scarti l' energia.


Zaha Hadid: per lei il contesto è paesaggio. Parte dal concetto di TESSITURA, ovvero uno spazio di relazioni nuove tra le parti.

In particolare nell' opera di VITRA FIRE STATION:
Qui si ha un' insieme di forze dinamiche e veloci, dove si intrecciano i livelli di tessitura e infrastruttura.
"Un' architettura che è paesaggio, che propone un' idea dinamica e veloce del paesaggio assorbita attraverso un' idea di infrastruttura" (Architettura e modernità, Antonino Saggio).

IL BANG VITRA FIRE STATION: Forze dinamiche come schegge, legate tra loro attraverso un tessuto, formando una specie di flusso.


LA SCACCHIERA: 

Il concetto fondamentale era quello di riuscire a rappresentare queste varie schegge come se fossero unite tra loro, come un tessuto, un vestito. Dopo varie idee, la soluzione è arrivata!

Le varie ipotesi..



Nella prima ipotesi il problema era l' assenza di dinamismo in alzato, presente solo in pianta.

Qui invece viene risolto il problema: ovvero ogni muro viene diviso in 2 parti, in 2 schegge, legate tra loro.

Nella terza idea invece, si è riuscita a trovare una soluzione!Ovvero..

Sono partita dallo studio della pianta, dividendo ciascuna scheggia in altre schegge..



Cosi ho trovate le varie schegge che potrebbero formare l' opera..




Queste schegge sono agganciate a dei tubi, cosi che sulla base (terra) possano alzarsi o abbassarsi






Unendo le varie schegge...





Queste schegge formano insieme un tessuto. Attraverso un filo, ogni scheggia viene legata all' altra..










Cosa si può fare??

1) In pianta posso spostare le varie schegge in altre posizioni. La base infatti è tagliata in vari punti. Si posso creare infiniti " strappi" e mettere le schegge dove e come si vuole.

2) In alzato: posso alzare o abbassare o inclinare le varie schegge.

3) Nello spazio: posso slegare i vari fili e metterli dove si vuole. Il filo indica una connessione tra le varie schegge

Materiali utilizzati:
Carton legno, poliplat, spago, tubi in acciaio.


IL MIO BANG: SCHEGGE DI ENERGIA

Varie forze formeranno l' edificio, varie schegge, che insieme costruiranno un flusso di energia.
Essendo l' area non grandissima, queste schegge possono anche andare sottoterra, così da utilizzare anche il sottosuolo. Devono essere sia indipendenti, ma anche allo stesso tempo essere legate le une con le altre. Attraverso la sistemazione delle varie schegge si possono anche creare spazi verdi e pubblici, nati dallo spazio tra i vari blocchi. L' edificio deve riuscire a filtrare nell' area, sia in pianta che in alzato. Non deve essere un blocco indipendente, ma nascere da ciò che c'è intorno. Tutte queste forze dinamiche si proiettano verso l' esterno, verso i punti più importanti dell' area (per es Carrefuor, chiesa di San Valentino e sottopassaggio), per creare una connessione con l' area.